Con la protesi all’anca si può andare in bici a patto che il medico abbia dato il suo consenso. Questo perché dopo un sinistro e a seguito di una rottura, la ripresa potrebbe variare da soggetto a soggetto.
Praticare un’attività poco consona nella particolare situazione in cui ci si trova, può portare però a una serie di problematiche di diverso tipo (con altrettante conseguenze fisiche).
Tra queste troviamo: il rischio di lussazione della protesi e un deterioramento precoce causato da un aumento dei carichi che andiamo a mettere sull’articolazione.
Con la protesi all’anca si può andare in bici? I tempi di recupero
Moltissime persone con la protesi all’anca, chiedono al proprio medico se si può andare in bici. Ovviamente, l’utilizzo della bicicletta può essere ripreso, ma sempre rispettando i giusti tempi.
Quando si viene sottoposti ad un’intervento di protesi all’anca, servono all’incirca 25-30 giorni, affinché tutte le strutture tendinee, capsulari e legamentose si cicatrizzino.
Ovviamente, per far sì che si verifichi un’integrazione completa tra l’osso e la protesi all’anca, ci vogliono almeno 3 mesi.
Il compito principale del medico, è quello di fornire una spiegazione completa e dettagliata riguardo i tempi di recupero, in modo tale che si possa capire quando riprendere ad andare in bicicletta.
Anche se in moltissime persone la ripresa della bicicletta può avvenire già dopo 10-14 giorni, devi tenere in considerazione che in un lasso di tempo così breve, il processo di cicatrizzazione non solo dei tendini, ma anche dei legamenti, non è ancora avvenuta, quindi praticando un’attività fisica attiva in così poco tempo, potrebbe rallentare oppure compromettere la guarigione.
I sinistri stradali sono all’ordine del giorno, ecco perché servirebbe sottoscrivere un’assicurazione sulla vita, ottenendo i risarcimenti.
Ovviamente, anche una volta superata quella che è la fase di cicatrizzazione di tutte le strutture, non si elimina il rischio di una caduta mentre si va in bicicletta.
Questo incidente può avvenire per moltissimi motivi, tra cui:
- Perchè dopo un’intervento all’anca, il paziente non ha ancora recuperato del tutto la sicurezza;
- Per la perdita di equilibrio.
Qualora, si verificasse una caduta troppo vicino all’intervento di protesi dell’anca, si potrebbe verificare uno scollamento (mobilizzazione) della protesi, in quanto non gli si è dato il tempo di integrarsi perfettamente con l’osso.
Questo rischio rappresenta uno dei problemi maggiori, perché non solo si allungano i tempi di guarigione, ma si corre il rischio di doversi sottoporre a un nuovo intervento.
Quindi anche se una persona si sente benissimo dopo essersi sottoposta a un ‘intervento di protesi all’anca, è sconsigliato riprendere ad andare in bicicletta prima dei 3 mesi dopo l’intervento.
Chi ha problemi all’anca può andare in bici? Scopriamolo
Dopo aver visto dopo quanto tempo si può riprendere la bicicletta dopo aver subito un’intervento di protesi all’anca, vediamo se chi ha problemi all’anca può andare in bici.
Praticare l’attività sportiva in bicicletta, rappresenta un vero toccasana, per tutte quelle persone che soffrono di artrosi dell’anca, questo perché il peso del corpo non è messo sulle articolazioni mentre si fa movimento.
Ovviamente – come già accennato – nonostante l’attività fisica faccia molto bene se si è affetti di artrosi alle anche, non bisogna comunque eccedere.
È importantissimo, che sia la velocità che la durata della pedalata siano adeguate allo sforzo che può sopportare l’articolazione di ogni persona.
Secondo quanto dicono moltissimi ortopedici, il movimento in fluidità che si esegue mentre si va in bicicletta è altamente benefico per l’artrosi dell’anca.
Ovviamente, bisogna stare molto attenti e non andare oltre il limite che il nostro corpo ci impone, segnalandocelo con la presenza del dolore.
Quando questo compare, non bisogna continuare a caricare l’anca, in quanto non solo si infiamma ulteriormente, ma potrebbe richiedere molto riposo e delle terapie contro il dolore.
Il consiglio che danno i medici è quello di procedere per gradi iniziando con delle pedalate a bassa intensità valutando di volta in volta la risposta del nostro organismo.
Una volta che si ha la certezza che i “giretti” non causano né dolore e né infiammazione, si possono praticare percorsi più lunghi e più impegnativi.
Come tutti gli sport, anche la bicicletta non è adatta a chiunque. Per tutte quelle persone che soffrono di conflitto femore – acetabolare ovvero una condizione in cui l’anca, (una volta che si è arrivati a fine corsa), va a creare un “contatto” che se ripetuto nel tempo (come nel caso della pedalata), può provocare un danno alla cartilagine con conseguente sviluppo dell’artrosi.
Quindi se ti stessi chiedendo se con la protesi dell’anca si può andare in bici, la risposta è che si può riprendere a pedalare, rispettando i dovuti tempi di guarigione per evitare complicazioni.